Ciclo ecosostenibile: non solo coppette

30 Apr 2020

Quando si parla di ciclo e soluzioni ecosostenibili si pensa subito alla coppetta mestruale. C’è da dire che, sebbene per molte sia una valida alternativa, la coppetta non è necessariamente per tutte. Molte di voi la utilizzano e si sono da subito trovate bene. Altre, come me, non sono riuscite ad indossarla per più di 20 minuti senza invocare qualche demone medievale. Altre ancora, invece, non si sentono a proprio agio con l’inserimento manuale della coppetta. Cosa fare?

Il ciclo mestruale è un fenomeno fisiologico soggettivo. Ognuna di noi vive questo momento del mese in maniera diversa. Chi ha bisogno di più zuccheri. Chi non sente alcuna differenza rispetto a qualsiasi altro giorno del mese (vi invidio, lo dico). Chi ha gli ormoni a palla o un forte mal di testa. Chi soffre di dismenorrea e chi invece potrebbe scalare l’Everest in tutù di tulle.

Insomma, il ciclo non è uguale per tutte. Allo stesso modo, gli strumenti per raccogliere il flusso mestruale non sono e non DEVONO essere uguali per tutte. La verità è che, sebbene la coppetta sia ecologica, pratica ed economica, non tutte sono disposte a inserirsi un oggetto, considerabile estraneo, nella propria vagina (true story). Non temete, ci sono però altre validissime alternative. Qui ve ne mostro alcune.

ASSORBENTI COMPOSTABILI

Personalmente, lo dico subito, tra i miei preferiti. Sono realizzati in cotone biologico (sia all’interno che all’esterno) e mater-bi. Una volta finito di utilizzarli, li si getta nell’umido perché compostabili e biodegradabili nella loro interezza. Non proprio “zero waste”, ma sicuramente più amici dell’ambiente.

Io mi sono trovata divinamente con il marchio italiano Ecoluna (qui il link per acquistare). Realizzati in cotone biologico, sono completamente ipoallergenici. Non creano prurito o irritazione. Altra nota positiva: sono un prodotto italiano e la loro confezione è in cartone riciclato. Insomma, si evita la plastica del “classico assorbente” e si riduce di gran lunga il proprio impatto ambientale. Approvati.

ASSORBENTI RIUTILIZZABILI

Altra validissima alternativa sono gli assorbenti, sempre esterni, lavabili. Sono davvero eco-friendly poiché la loro durata si aggira attorno a i 5-10 anni (più o meno quanto la durata di questa ETERNA quarantena). In circa 40 anni di cicli mestruali di una sola donna, sostituiscono più o meno diecimila assorbenti usa e getta. Dato anche il loro prezzo – un assorbente riutilizzabile costa tra i 3-7€ – sono particolarmente economici. Il risparmio in un anno si aggira attorno ai 100€.

I marchi sono potenzialmente infiniti, ma vi suggerisco Eco Femme poiché ho avuto la possibilità di testarlo io stessa sulla mia pelle (o meglio, sull’epidermide dell’area vaginale).

Si tratta di brand che nasce nel 2010, a Tamil Nadu, nell’India rurale. L’obiettivo dell’azienda è sicuramente quello di proporre un cambiamento ambientale, ma anche realizzare una rivoluzione culturale e sociale. Con l’acquisto di un loro assorbente riutilizzabile, sosterrete il progetto “pad for pad”; per ogni assorbente venduto, si garantirà l’accesso ad una giovane donna indiana a lezioni di educazione mestruale. In diverse zone dell’India, il ciclo rappresenta ancora un tabù; elemento che causa l’impossibilità per alcune donne di vivere serenamente e dignitosamente il proprio corpo.

Altra figata: gli assorbenti sono realizzati in flanella di cotone biologico non sbiancato, perciò sono ipoallergenici e lavabili in lavatrice. Come lavarli? Mettere in ammollo l’assorbente in una bacinella d’acqua FREDDA, per una trentina di minuti e poi passarlo in lavatrice, come fosse un qualsiasi capo del vostro armadio.

SLIP RIUTILIZZABILI

Premessa: non ho mai provato gli slip riutilizzabili. Tuttavia, sono a conoscenza della loro esistenza perché persone fidate hanno testato queste “mutande salva-ciclo”. Si tratta di semplici e comode mutande assorbenti, che evitano la fuoriuscita di mestruo, raccogliendolo come un normale pad esterno.

La prima recensione, e perciò brand, che vi suggerisco è quella della mia scrittrice-ribelle-torinese preferita, Gynepraio (un nome, una garanzia sugli argomenti trattati). La recensione di Valeria è alquanto illuminante. Vi spiega anche come indossare gli slip assorbenti Cocoro e quali piccole precauzioni prendere al momento del primo utilizzo. Vi risolve qualsiasi dubbio o perplessità.

Altro brand di period underwear è Thinx. Il funzionamento è lo stesso degli slip menzionati poco prima; si indossano come delle mutande normali, quando si ha il ciclo. Contengono fino a 7 strati assorbenti e una struttura studiata per combattere la formazione di batteri. La loro capacità assorbente dipende dal modello di mutanda scelto. Le culotte, ad esempio, raccoglieranno più flusso rispetto agli slip. Quale scegliere? Io vi consiglierei quella in cotone biologico, sia per il benessere della vostra pelle, che per l’ambiente (il cotone organico statisticamente produce meno emissioni inquinanti).

L’unica “pecca” del riutilizzabile è che non basta avere una sola mutanda o assorbente, ma ne servirebbero almeno due. Così, quando se ne usa uno, si può lavare l’altro (it’s not rocket science, ma è sempre meglio dirlo!).

Buon eco-ciclo a tutte!